Un archivio, a cinquant’anni da Piazza Fontana | Speciali

di Massimo Vallerani

Cari lettori,
Il numero di gennaio ha dedicato un ricco primo piano ai libri usciti in occasione del triste cinquantesimo anniversario della strage di piazza Fontana. Naturalmente i libri sulla storia dell’attentato e le sue conseguenze sulla vita politica del paese sono numerosissimi. L’Indice ha reso conto solo di alcuni testi recentissimi, ma, anche da questi pochi assaggi, appare chiaro che la “bomba” di piazza Fontana sia ormai un evento radicato stabilmente nella nostra esperienza collettiva e individuale.
Molti lettori, come scrive Deaglio nel suo libro, “sono cresciuti con la bomba”, hanno vissuto in un mondo segnato da quell’esplosione e dalle conseguenze tragiche di quel gesto: dalla scoperta di un contro-stato “ufficiale” che occupava le principali cariche dell’apparato di sicurezza pubblica, alla strategia stragista portata avanti da un’ultradestra direttamente collegata ai servizi segreti.
Ma un altro dato appare altrettanto evidente: la ricostruzione della strage, dei suoi preparativi e soprattutto delle sue coperture “politiche” si è rivelata un caso eccezionale di intreccio di memorie diverse: delle vittime, dei testimoni, dei giudici, degli storici e di almeno due generazioni di giovani che hanno vissuto con il peso irrisolto di uno stato ambiguo e bifronte. La bomba inaugura anche un altro triste primato della storia italiana: la storia fatta per via giudiziaria. Molti dei documenti usati dagli storici e dai giornalisti sono di natura giudiziaria, a partire da gran parte delle testimonianze dirette sono conservate in atti processuali. Ma è fonte diretta anche la memoria di quei giudici, che con la loro azione di resistenza ai depistaggi della questura e del ministero dell’Interno, aprirono una nuova fase dell’inchiesta, come mostra la recensione di Fumian al libro scritto dai giudici L’Italia delle stragi.
Su questo complesso nodo tra storia, memoria, inchieste giudiziarie vorremmo sollecitare un intervento dei lettori, per provare a costruire un “dossier digitale” di indicazioni di libri, suggerimenti di lettura, interventi critici e memorie personali relativi a:
  •  La memoria della strage nella vita individuale
  •  Libri e documenti visivi sulla strage che ritenete abbiano hanno segnato in profondità la ricostruzione storica della strategia della tensione
  •  Tutti i testi utili a capire le conseguenze dell’intreccio fra memoria giudiziaria e memoria storica; quando la storia si fa con le inchieste e i documenti dei giudici diventano fonti.
Aspettiamo, allora, il vostro materiale, i vostri scritti, le vostre testimonianze, che pubblicheremo in un archivio apposito sul nostro portale online. Per mettervi in contatto con noi, basta mandare una mail a indicedeilbiridelmese@gmail.com, o contattarci tramite i nostri canali social.